La vita di chi soffre d’ansia non è affatto semplice, ma per chi è “fuori” da questo mondo non è semplice capirlo. Non può comprendere quanto questo aspetto della propria vita possa andare a incidere profondamente su tutti gli altri. Lo spiega Bogdanovic in un racconto ricco di, più o meno sano, sarcasmo.
Trama
Da dove arriva l’ansia? Per il cervello è una sorta di SOS lanciato dal nostro istinto di sopravvivenza, che ci suggerisce “qualcosa non va, cambiare rotta”.
Certo, oggi ci sono gli ansiolitici, ma a un certo punto servono a poco: non spengono più quel segnale, sfori la dose consigliata, il tuo medico ti indirizza verso la diminuzione della dose. Sostituisci gli ansiolitici con gli antidepressivi per compensare i bassi di livelli di serotonina. Questo, almeno, è quel che accade al protagonista, che a sedici anni si trova a vivere la propria vita reale come una partita di The Sims. Ogni mossa serve a innescare una spirale positiva per mantenere alta la serotonina e convivere con tutti gli effetti collaterali di ansia e antidepressivi come l’impotenza e gli attacchi di panico. Una partita che l’antieroe di questo romanzo affronta con spiccato sarcasmo a supporto di un approccio metodico e scientifico, che lo trasforma nel paziente di se stesso.
Recensione
Quando Alec Bogdanovic mi ha contattata per propormene la lettura, io del suo romanzo avevo già letto un po’ di cose. E sarò sincera: il titolo mi aveva colpita, tanto da inserirlo nella mia lista di libri da leggere.
Al centro del suo racconto ci sono tematiche che, in alcuni casi, ancora oggi costituiscono un vero e proprio tabù. Della depressione, degli attacchi di panico, dell’impotenza si parla poco e spesso male.
L’impotenza? Capita a tutti di fare cilecca, cosa vuoi che sia. Capita a tutti (ma non a te).
Gli attacchi di panico? Una fissazione, una reazione che bisogna imparare a controllare.
La depressione? Superabile con forza di volontà, guardando agli aspetti positivi della propria vita, con il supporto dei propri cari.
Ma sono balle. Gli amici, la famiglia non bastano sempre. Gli antidepressivi nemmeno.
“Gli ansiosi si addormentano contando le apocalissi zombie” non è sicuramente un saggio sulla depressione, sull’ansia o sull’impotenza. Non è una soluzione, né ambisce ad esserlo. È un racconto, però, in cui io ho trovato il pregio di saper mostrare la dimensione assolutamente personale di chi vive queste problematiche.
È un romanzo ironico, dai toni a volte un po’ sopra le righe per i miei gusti letterari, ma comunque una lettura (nonostante il tema) leggera. Un modo diverso e molto personale di raccontare la depressione e imparare a “umanizzarla” oltre i dati e gli approfondimenti scientifici.
Gli ansiosi si addormentano contando le apocalissi zombie: informazioni su libro e autore
Chi è Alec Bogdanovic? Nato a Sofia e cresciuto a Roma, prima di pubblicare il suo romanzo d’esordio, “Gli ansiosi si addormentano contando le apocalissi Zombie” ha lavorato nel mondo editoriale come traduttore ed editor.
Ha pubblicato il suo primo libro con Rogas Edizioni (ottobre 2020), disponibile sia in formato cartaceo sia in ebook.
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Buone letture.